In questo piccolo angolo di paradiso, con una vista sul lago che ti riempie il cuore e una pace che nutre lo spirito, ho visto crescere il nostro Borgo. Il terreno su cui oggi sorge era un antico vigneto, curato con amore da Pino e Rita. Nel 1995 convinco Rita a vendermelo con la promessa che sarebbe diventato un angolo di pace dove la costruzione avrebbe rispettato i tempi e gli spazi della natura circostante, integrandosi perfettamente nell’ambiente. Nel 2010 partono i lavori di costruzione. Il progetto prevede 9 appartamenti da mettere in vendita selezionando solo papabili acquirenti amanti e rispettosi della natura. Mano a mano che la casa sorge, sono però sempre meno convinta di vendere.
Decido, con Fabrizio il compagno di una vita, di tenere 3 appartamenti per trasformarli nella futura casa di famiglia e metterne in vendita i 6 rimasti. Questa idea ancora non mi soddisfa, decido di rivedere i miei impegni lavorativi, esperta nel settore immobiliare, e dedicarmi completamente all’ospitalità trasformando la casa in un piccolo resort dove la “cura della persona” diventa la mia missione. Sono gli anni della ricerca di un nuovo modo di fare ospitalità, della consapevolezza che “dare emozione” è l’ingredienti per essere UNICI. L’architetto, persona speciale nella mia vita che mi conosceva molto bene, ha progettato la struttura lasciandomi una tela bianca sulla quale esprimere tutta la mia creatività, la mia passione.
Notti insonni ad immaginarmi ogni dettaglio, i colori delle pareti e il più banale dei particolari. Ogni cosa l’ho pensata e alcune realizzate secondo ciò che le emozioni di questo posto mi suggerivano. La mia idea di ospitalità è quella di creare un ambiente dove le persone si sentano a casa, si rilassino, ridano, leggano bevano un buon vino, dove poter lasciar fuori parole, pensieri e frenesia della vita di tutti i giorni. Così negli anni è diventato un piccolo resort, con sala colazioni, centro benessere, piscina, giardino con le sue installazioni artistiche. Il Borgo non è fermo è sempre in divenire, le idee si accavallano, i progetti partono, alcuni si realizzano altri li devo far sedimentare…
Nel 2022 viene ripristinato il vigneto con 400 nuove vigne di Cabernet e 25 di uva da tavola per gli ospiti, anche qui la mia scelta è quella di puntare ad una produzione limitata fatta come da tradizione l’uva si raccoglierà a mano... niente chimica, solo tanto amore per il vino e gli antichi metodi di vinificazione. Il vigneto lo penso come ad ambiente esperienziale da proporre agli ospiti e artisti che potranno vivere un momento magico immersi nella natura... questo ad oggi e il sogno...
Amo molto il mio paese e il territorio che lo compone con i suoi prodotti. Non sono solo cibo, ma arte e cultura, un’altra esperienza capace di coinvolgere il mio cliente ad una scelta di vita etica, sostenibile, culturale…